domenica 1 gennaio 2017

Beppe Grillo contro la censura delle bufale in rete

Beppe Grillo che parla contro la censura dell'internet. Che ridere. Scusate, meglio spiegare per chi fosse nuovo su questo blog e si fosse perso alcune delle assurdità legate al comico genovese.

Dovete sapere, cari signori, che Beppe Grillo non ama poi così tanto il confronto, nè il contraddittorio. Nulla di nuovo, in tv non va quasi mai e quelle poche volte sempre un'intervista in solitaria, quasi fosse un suo monologo guidato dalle domande del giornalista di turno. Ovviamente non ha contraddittorio durante i suoi spettacoli o comizi elettorali. Potrebbe averlo in rete, direte voi.
Bene, no, manco lì. Si perchè il Grillo non tollera posizioni contrarie alle sue, nè le critiche, sulle piattaforme a lui collegate (leggasi, della Casaleggio Associati). Questo un esempio accaduto qualche anno fa.

Non tollera nemmeno voci contrarie (anche se civili) nei commenti del suo blog. E' stato fin creato un blog (NoCensura) in cui vengono raccolti tutti i commenti sgraditi rimossi.

Ma di casi ce ne sono altri, che coinvolgono anche i grillini medi. Noi stessi fummo attaccati su Facebook.

Tenendo conto quindi di ciò, spendiamo due righe sul post di Beppe Grillo contro le proposte del presidente dell'antitrust Pitruzzella (spiegate in un'intervista al FT) per arginare l'enorme quantità di bufale e false notizie che sta dilagando su internet, social networks in particolare.
Beppe Grillo scrive un articolo in cui dice, per davvero, il nulla. E' uno sbraitare di "inquisizione", "cazzari", "travestiti morali", "pazzi" etc.

Ora, noi non vogliamo difendere ciò proposto da Pitruzzella, ma è doveroso riconoscere che l'enorme diffusione di bufale (e il business che ci sta dietro) sta diventando un grosso problema e bisognerebbe affrontarlo, in un modo o nell'altro.

Capiamo che censurare le bufale comporterebbe un grosso danno economico per le tasche di Grillo e Casaleggio, vista la quantità di simil bufale che spesso escono da siti e blog controllati da loro (Buzzfeed l'ha definita "Fabbrica di Bufale"), però prendersela sbraitando senza dire nulla in concreto, serve a poco...no?

Per chi fosse interessato, linkiamo un post di Paolo Attivissimo in cui cerca di commentare le proposte del presidente dell'antitrust. Ecco, da un leader di partito mi sarei aspettato un'analisi di questo tipo, non populismo e pseudo insulti a go go.

E' ora di crescere.

@RebelEkonomist

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