martedì 12 marzo 2013

Il grillino mancato Nobel che può dimostrare di ridurre l'orario di lavoro senza costi per nessuno

Si chiama Giusitalo che, in risposta alla proposta di Cesarito(già analizzata qui) afferma delle cose fantastiche (grassetti miei):


aggiungerei alla tua ottima proposta la riduzione dell'orario di lavoro da 8 a 6 ore giornaliere senza riduzione del salario per il lavoratore , senza oneri per l'impresa e senza riduzione delle entrate da parte dello Stato.  è una cosa fattibile, lo posso dimostrare, e darebbe da subito  una risposta ai tanti disoccupati e certezza a chi è già occupato. mi piacerebbe poterlo dimostrare in un dibattito pubblico. quel che propongo è una rivoluzione del sistema creando benessere generalizzato, piena occupazione e nello stesso tempo mira a restituire dignità e diritti ai lavoratori. mi piacerebbe poterlo dimostrare in un convegno pubblico. fiducioso, resto in attesa.    
Ecco caro Giusitalo, con tutte le riunioni che fanno a 5 Stelle potresti benissimo farti ospitare per spiegare come si possa ridurre l'orario di lavoro da 8 a 6 ore senza riduzione del salario per il lavoratore , senza oneri per l'impresa e senza riduzione delle entrate da parte dello Stato (magari lo spieghi anche al sottoscritto che con due calcoli ha dimostrato l'impossibilità di questa cosa) . Ma neanche, basta che prendi una webcam, fai un video e lo carichi su Youtube! Se faccio io video in cui brucio la lettera con il rimborso dell'Imu di Berlusconi vuoi non poterne fare uno tu in cui spieghi la tua teoria economica rivoluzionaria?


Anzi, fai una bella cosa: scrivi un paper e mandalo a tutte le più importanti università del mondo. Pensa se te lo pubblicassero! Sono sicurissimo tu possa prendere il Nobel per l'Economia, oltre ad avere un posto assicurato nella storia di questo pianeta (se non della galassia)!

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4 commenti:

  1. Attenzione! Più folle è un'idea, maggior presa ha sulle masse.Cerchiamo di parlarne quanto meno è possibile: ci sono ancora milioni di cretini che non ne sanno ancora niente.

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  2. scusa come fai a dire che è grillino?

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  3. Lo ha già fatto la Svezia dal 2005 e ha visto aumentare il PIL annuale; i milioni di teste di legno di sinistra che continuano a dire che è impossibile hanno una idea ristretta di economia. La risposta è dunque semplice riducendo l'orario di lavoro senza ridurre i salari si crea tutto un indotto economico nuovo ed espansivo legato alla maggiore disponibilità di denaro e di tempo: le attività ricreative, i viaggi, il turismo interno, la collaborazione domestica, nascita di attività e aziende di settore; naturalmente tutto questo presuppone che ci sia uno Stato che funzioni e che si ben amministrato che sostenga le aziende attraverso opportune riduzioni fiscali, lo Stato alla fine ci guadagna attraverso l'espansione dell'economia. Dunque non è utopico in astratto, è difficile in Italia per ragioni soprattutto politiche e di sistema.

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    1. Appare un'assurdità affermare che ridurre l'orario lavorativo a 6 ore giornaliere, lasciando invariato il salario, non comporti una spesa per l'impresa, in quanto quelle due ore giornaliere in meno si trasformano nella necessità di avere 4 turni di lavoro (da 6 ore cadauno), invece che gli usuali 3 (da 8 ore), quindi dover assumere persone che coprano quel turno supplementare (anche loro a salario pieno)comporta una considerevole spesa in più per le aziende.

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